lunedì 28 aprile 2008

Cosa non sto leggendo.


Non sto leggendo molti libri. Anzi, non leggo affatto. Ne ho tanti in giro per casa, molti iniziati e altri nemmeno quello. Ce n'è per tutti i gusti, sotto due dita di polvere.
Ho da poco comprato un piccolo oggettino che si pinza sul libro e produce una luce bianca. Forse in questo modo non disturbo la Miki e io posso leggere.
Da qualche notte illumina "Alcatraz", dal programma radiofonico di Jack Folla, personaggio ideato da Diego Cugia prima che anche lui venisse epurato dalla Rai.
Adesso finalmente potrò leggere quello che non sto leggendo.

Il popolo della libertà


La libertà è la facoltà di agire e pensare in piena autonomia, la si può dire rispetto ad un singolo individuo o ad un popolo intero. Chi ama la libertà credo dovrebbe amare il 25 aprile.
Il 25 aprile ha avuto termine la guerra partigiana, la guerra di resistenza contro l'occupazione dalla Germania nazista e la Repubblica Sociale Italiana di Mussolini. E' importante ricordare la memoria della Resistenza perchè fu caratterizzata dall'impegno unitario di singole persone o gruppi di persone, appartenenti anche a differenti orientamenti e gruppi politici. La cosa che li univa era l'idea di una Italia libera. Per questo mi sento di definirlo il Popolo della Libertà, e non a caso!
La Libertà oggi sembra una parola un po' abusata. Sembra se ne sia perso il senso. Del resto, gli stessi che si riempiono la bocca con questa parola, sembra che il 25 aprile lo vogliano cancellare dalla memoria. Sembra che faccia comodo solo prima delle elezioni a sindaco di Milano. Anche se credo che chi oggi sbandiera tanto slogan che la inneggiano, voglia più dire "libera volpe in libero pollaio".
Mah, oggi mi capita spesso di sentirmi uno tra i tanti polli. Però, anche se informazione e cultura oggi non sembrano temi che vanno di moda, penso ci sia modo, un passo alla volta, di resistere alle volpi.
Oggi incomincerei dalla decrescita. E da un bellissimo settimanale che purtroppo leggo molto di rado: Internazionale.

PS: sì, lo so, ma il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo è sempre rappresentativo.

giovedì 17 aprile 2008

Stagione finita...


... o quasi!
Dolomitisuperski ha una funzione carina: il check ski performance. Mi dice che quest'anno, con tanto di grafici, mappe e percorsi, ho preso la bellezza di 378 impianti, per un dislivello di 134.670 metri e percorso approssimativamente 640 km di pista (ovviamente non conta il fuoripista...). Mi sono fatto uno stagionale che ho usato una trentina di volte (direi ripagato, con quello che costa!).
Eppure, dopo una stagione così, non mi sento ancora sazio. Per questo, l'ultimo giorno lo passeremo in Senales (intorno al primo maggio). Sono gradite altre partecipazioni.
La foto è stata scattata in cima alla Marmolada: fuoripista da paura. A volte basta poco per stamparmi un sorriso in bocca.

martedì 15 aprile 2008

La storia del vaiolo



Il vaiolo è una malattia infettiva contagiosa. Per secoli l'uomo ha dovuto combattere contro un virus che, tra l'altro, è patogeno solo nell'uomo. In poche parole, nemmeno le mucche ne sono affette. Il contagio avviene via etere. Grazie all'uso delle vaccinazioni è stata dichiarata eradicata sin dal 1979.
La storia del vaiolo è davvero molto interessante. In realtà tutta la Storia è molto interessante; c'è sempre qualcosa da imparare (sempre che Dell'Utri non faccia riscrivere i libri, cosa peraltro già avvenuto durante il secondo governo Berlusconi).
Montanelli era uno che la storia la conosceva, anche perchè parte di quella storia oggi da non dimenticare, l'ha vissuta. E' stato anche il primo che ha parlato di vaccino dal vaiolo, ma nell'accezione che oggi interessa a me.
PS: prestare particolare attenzione a dove i ceppi del virus sono ancora conservati. Io sono vaccinato, i nostri figli non lo saranno. Potrebbe essere l'arma del futuro (e non sto parlando di Berlusconi, in questo caso).

Ci sono un paio di link interessanti. Il primo è un editoriale de La Stampa a cura di Gramellini; lo trovo divertente (leggere "L'annusatore"). Il secondo è un sito di informazione che ho scoperto oggi per caso (oggi ho lavorato!).